# CALENDARIO LUNARE #
-------------------------------------------
-------------------------------------------
I 20
errori più comuni in italiano
1.
Fa o fà?
Verbo
fare, indicativo presente, terza persona singolare:
FA, sempre SENZA accento
FA, sempre SENZA accento
Esempio: Questo non fa male
Fa,
senza accento anche
quando stiamo parlando di qualcosa accaduta nel passato, esempio: tre anni fa…
2.
Lui da o dà?
Verbo
dare, indicativo presente, terza persona singolare: dà, con l’accento
Esempio: Il Comandante vi dà il benvenuto a bordo.
Da, senza accento indica la preposizione
semplice. Esempio: Vengo da Londra
3.
Io do o dò?
Verbo
dare, indicativo presente, prima persona singolare: si preferisce
scrivere do, senza accento.
L’accento
è superfluo, ma non errato (è improbabile trovare una frase in cui ci si possa
confondere con la nota musicale do.
4.
Un po, un po’ o un pò?
Altro
dubbio diffusissimo: si scrive un
po, un pò o un po’?
L’unica
forma corretta è un po’, con
l’apostrofo; si tratta di un troncamento della parola poco, di conseguenza l’apostrofo
va messo per mettere in evidenza che in quel punto c’è stata una caduta di una
sillaba.
5.
Qual è o qual'è ?
L’esatta
grafia è qual è,
senza apostrofo, poiché di tratta di un troncamento e non
un’elisione (ma cos’è!?)
E’
vero che sulla carta stampata è sempre più ricorrente la forma qual’è, ma la
regola grafica non è ancora stata cambiata, per cui se vogliamo scrivere
correttamente, dobbiamo scrivere qual è.
Come qual,
altri aggettivi come tal, buon (buon uomo, buon appetito, etc), si
comportano allo stesso modo.
Come
faccio a sapere se devo mettere o meno l’apostrofo? Il ragionamento è semplice:
Se
la parola da apostrofare (buono, quale, tale) può essere posta davanti a
un’altra parola dello stesso genere che comincia per consonante, allora non
richiede elisione (= mettere l’apostrofo), perché è già di per sé compiuta: è
un troncamento (no apostrofo).
Ad
esempio, se siete indecisi se mettere l’apostrofo tra buon e uomo (genere maschile), sostituite
uomo, con un’altra parola di genere maschile che inizia per consonante:
Buon
+ parola maschile che comincia per consonante => buon compleanno, buon
pranzo. Suona bene? Sì, allora dirò buon uomo, buon anno, buon appetito,
etc.
E
tra buon e amica (genere femminile)?
Buon
+ parola femminile che comincia per consonante => buon domenica, buon
maestra. Suona bene? No, devo dire buona domenica, buona donna, etc. Allora,
davanti a una parola femminile che inizia per vocale, scriverò buon’
(elisione): buon’amica, buon’alimentazione.
6.
Tuttora o tutt’ora?
La
forma corretta è tuttora, tutto
attaccato.
Da non confondere con altre parole che invece si scrivono con l’apostrofo: ‘tutt’altro’, ‘tutt’oggi’, ‘tutt’e due’ e ‘tutt’uno’.
Da non confondere con altre parole che invece si scrivono con l’apostrofo: ‘tutt’altro’, ‘tutt’oggi’, ‘tutt’e due’ e ‘tutt’uno’.
7.
C’entra o centra?
Anche in questo caso, dipende dal contesto.
Anche in questo caso, dipende dal contesto.
C’entra = da “entrarci” >
Esempio: Questo discorso non c’entra niente (= non è pertinente, non ha a che
vedere con ciò ci di cui sto parlando). Io non c’entro nulla!
Centra= centrare il bersaglio,
fare centro, individuare esattamente=> Hai centrato il problema.
8.
Se stesso o sé stesso?
Quando
il se è retto da stesso, l’accento non è
necessario, quindi si scrive se
stesso.
Stesso
discorso anche quando si tratta del se ipotetico.
Scriveremo sé con l’accento, quando non è retto
da stesso.
Esempio: Viene
da sé - Se fosse stato - Essere se stesso
Scrivere
sé stesso, tuttavia, non è grammaticalmente scorretto, anche se la presenza
dell’accento è superflua
9.
Desse o dasse? Stesse o stasse?
Ah
il congiuntivo! Uno degli errori più comuni si ha con i verbi dare e stare. Le forme corrette per la
terza persona singolare del congiuntivo imperfetto sono:
Che egli stesse e NON stasse; Che egli desse e NON dasse
10.
Entusiasto o entusiasta?
Anche
se ci si riferisce a un soggetto maschile, la forma corretta di
quest’aggettivo è entusiasta. Questo
vale solo quando si parla al singolare perché invece quando ci si
riferisce a più soggetti si distingue nuovamente tra maschile e femminile.
Quindi
si avrà entusiasti per
il maschile e entusiaste per
il femminile, mentre la forma entusiasto
è errata.
11.
Accelerare o accellerare?
Le
doppie a volte possono essere un problema. Una delle parole che più
spesso viene scritta in forma errata è accellerare o accelerare. Questo
verbo NON vuole assolutamente la doppia L! La forma giusta è accelerare.
12.
E’ piovuto o ha piovuto?
In
questo caso entrambe le forme sono corrette. Questo vale se
per piovere si
intende proprio la caduta della pioggia dal cielo.
In
tutti gli altri casi, ad esempio quando si vuole dire piovere critiche, si deve
utilizzare il verbo essere, quindi sono
piovute critiche.
13.
C o Q ?
Ecco
un elenco di parole che si scrivono con la C ma per le quali
spesso ci si confonde e si usa la Q:
Evacuare e NON evaquare ; Proficuo e
NON profiquo; Scuotere e NON squotere
Riscuotere e NON risquotere; Promiscuo e
NON promisquo; Scuola e NON squola
Innocuo e NON innoquo
14.
Propio o proprio?
La
forma corretta è proprio,
anche se molto spesso quando parliamo non pronunciamo la r.
15. A
me mi piace o a me piace?
A me mi è
una ripetizione inutile (mi = a me) anche se grammaticalmente non è
scorretto, è meglio evitare. La versione preferibile è a me piace.
16.Capro
espiatorio o capo espiatorio?
In
senso figurato, un “capro
espiatorio“ è qualcuno a cui è attribuita tutta la
responsabilità di malefatte, errori altrui o di eventi negativi e deve
subirne ingiustamente le conseguenze.
17.Buongiorno
o buon giorno?
Entrambe le forme
sono corrette e questo vale anche
per buonasera e buonanotte, ma ci sono delle eccezioni.
Quando
buongiorno, buonasera e buonanotte sono usate come sostantivi va utilizzata sempre
la forma univerbata (tutto unito):
-Non mi hai dato il buongiorno … stamattina
-Non
hai detto buonasera … quando sei entrato!
-Dare
la buonanotte … ai bambini
18.Ingegnere
o ingegniere? Aeroporto o aereoporto?
Si
scrive ingegnere senza
“i” e aeroporto (così
come si dice aeroplano). Attenzione, però, ad aereo!
19.
Un o un’ (con l’apostrofo)?
Dipende dal genere del nome.
Dipende dal genere del nome.
Un: per tutti i nomi maschili singolari che NON
iniziano per z o s+consonante.
Ad
esempio: un amico, un treno, un cugino.
(Si
userà l’articolo UNO per i nomi maschili che iniziano per z o s+consonante: uno
zaino, uno zio, uno stivale, uno stipendio).
Un’ (con l’apostrofo): con i nomi femminili
singolari che iniziano per vocale.
Ad
esempio: un’amica, un’artista (se donna), un’automobile
20.
D’accordo o daccordo?
L’unica forma corretta è d’accordo.
L’unica forma corretta è d’accordo.
***************************************************
I BENEFICI DELL’ACQUA OSSIGENATA
Notizie non divulgate dai media
FATE GIRARE, divulgare questa notizia è di estrema
importanza. La maggior parte delle persone non lo sa, è una notizia poco
divulgata forse perché il perossido di idrogeno (noto anche come acqua
ossigenata) è un prodotto economico e non redditizio. Ecco alcuni benefici.
1) Uccide i germi del cavo orale; usata al posto del
collutorio è utilissima contro gengiviti e afte.
2) Schiarisce denti (un cucchiaino diluito al 10% come un
normale collutorio); ma prima di
utilizzarla è bene sentire il parere di un dentista che valuterà le condizioni
generali del vostro cavo orale e dei denti, non è da usare tutti i giorni perché
potrebbe causare problemi
3) Disinfetta lo spazzolino evitando contaminazioni di
gengivite alle altre persone che condividono lo stesso bagno dove gli
spazzolini stanno "vicini-vicini" (basta immergere lo spazzolino in
un bicchiere contenete sufficiente acqua ossigenata).
4) Disinfetta le superfici meglio di qualsiasi altro
prodotto (ottima per bagni e cucine) da mettere nello spruzzino.
5) Elimina i funghi che causano il cattivo odore dei piedi
(usarla la sera, prima di andare a letto, impedisce lo sviluppo della tigna e
d'altri funghi).
6) Evita infezioni, disinfetta e uccide germi ed altri
microrganismi nocivi.
7) Aiuta nella guarigione (usata più volte al giorno, in
alcuni casi può coadiuvare nella regressione di una cancrena della pelle).
8) Allevia il raffreddore, influenza o sinusite (mescolare
metà e metà con acqua pura, introdurre con un contagocce nelle narici alcune
gocce e poi soffiarsi il naso). NB: deve essere diluita !!
9) Aiuta a mantenere la salute della pelle (può essere
utilizzato in caso di micosi).
10) Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre
secrezioni corporee (mettere i capi in ammollo in una soluzione al 10% prima
del lavaggio normale).
11) Uccide i batteri in cucina, inclusa la salmonella
(disinfettare gli utensili).
12) Rimuove gradualmente il tartaro dai denti (inumidire lo
spazzolino con alcune gocce ed usarlo normalmente, risciacquare la bocca alla
fine).
13) Schiarisce le macchie sul viso (bagnare la parte che si
desidera schiarire usando dell’ovatta prima di andare a dormire, ripetendo
l'operazione fino al conseguimento del risultato desiderato).
14) Sbianca le unghie (mettere in un pentolino d'acqua calda
un cucchiaio di acqua ossigenata, lasciare le unghie immersi in questa
soluzione per 10 minuti poi lavarsi le mani. Ovviamente le unghie devono essere
pulite e senza smalto).
15) Toglie l'acqua dal canale auditivo dell'orecchio (basta
una goccia di acqua ossigenata per eliminare il fastidioso effetto che spesso
capita quando si nuota in piscina o al mare).
16) Elimina le macchie di vino dai tessuti bianchi (versare
un pochino d'acqua ossigenata direttamente sulla macchia e poi lavare
normalmente, preferibilmente con acqua fredda).
17) E’ anche notevolmente utile per lavare la frutta e i
vegetali, mettetela in una bottiglietta spray, spruzzate gli ortaggi, lasciate
agire qualche minuto e poi risciacquateli con acqua corrente.
-------------------------------------------------------------------------------------------------
Non è la specie più intelligente a
sopravvivere e nemmeno quella più forte; sopravvive quella più predisposta ai
cambiamenti.
Quando si agisce ... cresce il coraggio, quando si rimanda ... cresce la paura.
Quando si agisce ... cresce il coraggio, quando si rimanda ... cresce la paura.