domenica 25 gennaio 2015

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 # CALENDARIO LUNARE # 
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I 20 errori più comuni in italiano
1. Fa o fà?
Verbo fare, indicativo presente, terza persona singolare:
FA, sempre SENZA accento
Esempio: Questo non fa male
Fa, senza accento anche quando stiamo parlando di qualcosa accaduta nel passato, esempio: tre anni fa

2. Lui da o dà?
Verbo dare, indicativo presente, terza persona singolaredà, con l’accento
Esempio: Il Comandante vi dà il benvenuto a bordo.
Da, senza accento indica la preposizione semplice. Esempio: Vengo da Londra

3. Io do o dò?
Verbo dare, indicativo presente, prima persona singolare: si preferisce scrivere do, senza accento.
L’accento è superfluo, ma non errato (è improbabile trovare una frase in cui ci si possa confondere con la nota musicale do.

4. Un po, un po’ o un pò?
Altro dubbio diffusissimo: si scrive un po, un pò o un po’?
L’unica forma corretta è un po’, con l’apostrofo; si tratta di un troncamento della parola poco, di conseguenza l’apostrofo va messo per mettere in evidenza che in quel punto c’è stata una caduta di una sillaba.

5. Qual è o qual'è ?
L’esatta grafia è qual è, senza apostrofo, poiché di tratta di un troncamento e non un’elisione (ma cos’è!?)
E’ vero che sulla carta stampata è sempre più ricorrente la forma qual’è, ma la regola grafica non è ancora stata cambiata, per cui se vogliamo scrivere correttamente, dobbiamo scrivere qual è.
Come qual, altri aggettivi come tal, buon (buon uomo, buon appetito, etc), si comportano allo stesso modo.
Come faccio a sapere se devo mettere o meno l’apostrofo? Il ragionamento è semplice:
Se la parola da apostrofare (buono, quale, tale) può  essere posta davanti a un’altra parola dello stesso genere che comincia per consonante, allora non richiede elisione (= mettere l’apostrofo), perché è già di per sé compiuta: è un troncamento (no apostrofo).
Ad esempio, se siete indecisi se mettere l’apostrofo tra buon e uomo (genere maschile), sostituite uomo, con un’altra parola di genere maschile che inizia per consonante:
Buon + parola maschile che comincia per consonante => buon compleanno, buon pranzo. Suona bene? Sì, allora dirò buon uomo, buon anno, buon appetito, etc.
E tra buon e amica (genere femminile)?
Buon + parola femminile che comincia per consonante => buon domenica, buon maestra. Suona bene? No, devo dire buona domenica, buona donna, etc. Allora, davanti a una parola femminile che inizia per vocale, scriverò buon’ (elisione): buon’amica, buon’alimentazione.

6. Tuttora o tutt’ora?
La forma corretta è tuttora, tutto attaccato.
Da non confondere con altre parole che invece si scrivono con l’apostrofo: ‘tutt’altro’, ‘tutt’oggi’, ‘tutt’e due’ e ‘tutt’uno’.

7. C’entra o centra?
Anche in questo caso, dipende dal contesto.
C’entra = da “entrarci” > Esempio: Questo discorso non c’entra niente (= non è pertinente, non ha a che vedere con ciò ci di cui sto parlando). Io non c’entro nulla!
Centra= centrare il bersaglio, fare centro, individuare esattamente=> Hai centrato il problema.

8. Se stesso o sé stesso?
Quando il se è retto da stesso, l’accento non è necessario, quindi si scrive se stesso.
Stesso discorso anche quando si tratta del se ipotetico.
Scriveremo sé con l’accento, quando non è retto da stesso.
Esempio: Viene da sé - Se fosse stato - Essere se stesso
Scrivere sé stesso, tuttavia, non è grammaticalmente scorretto, anche se la presenza dell’accento è superflua 

9. Desse o dasse? Stesse o stasse?
Ah il congiuntivo! Uno degli errori più comuni si ha con i verbi dare e stare. Le forme corrette per la terza persona singolare del congiuntivo imperfetto sono:
Che egli stesse e NON stasse; Che egli desse e NON dasse

10. Entusiasto o entusiasta?
Anche se ci si riferisce a un soggetto maschile, la forma corretta di quest’aggettivo è entusiasta. Questo vale solo quando si parla al singolare perché invece quando ci si riferisce a più soggetti si distingue nuovamente tra maschile e femminile.
Quindi si avrà entusiasti per il maschile e entusiaste per il femminile, mentre la forma entusiasto è errata.

11. Accelerare o accellerare?
Le doppie a volte possono essere un problema.  Una delle parole che più spesso viene scritta in forma errata è accellerare o accelerare. Questo verbo NON vuole assolutamente la doppia L!  La forma giusta è accelerare.

12. E’ piovuto o ha piovuto?
In questo caso entrambe le forme sono corrette. Questo vale se per piovere si intende proprio la caduta della pioggia dal cielo.
In tutti gli altri casi, ad esempio quando si vuole dire piovere critiche, si deve utilizzare il verbo essere, quindi sono piovute critiche.

13. C o Q ?
Ecco un elenco di parole che si scrivono con la C ma per le quali spesso ci si confonde e si usa la Q:
Evacuare e NON evaquare ; Proficuo e NON profiquo; Scuotere e NON squotere
Riscuotere e NON risquotere; Promiscuo e NON promisquo; Scuola e NON squola
Innocuo e NON innoquo

14. Propio o proprio?
La forma corretta è proprio, anche se molto spesso quando parliamo non pronunciamo la r.

15.   A me mi piace o a me piace?
A me mi è una ripetizione inutile (mi = a me) anche se grammaticalmente non è scorretto, è meglio evitare. La versione  preferibile è  a me piace.

16.Capro espiatorio o capo espiatorio?
In senso figurato, un “capro espiatorio è qualcuno a cui è attribuita tutta la responsabilità di malefatte, errori altrui o di eventi negativi  e deve subirne ingiustamente le conseguenze.

17.Buongiorno o buon giorno?
Entrambe le forme sono corrette e questo vale anche per buonasera e buonanotte, ma ci sono delle eccezioni.
Quando buongiorno, buonasera e buonanotte sono usate come sostantivi va utilizzata sempre la forma univerbata (tutto unito):
-Non mi hai dato il buongiorno … stamattina
-Non hai detto buonasera … quando sei entrato!
-Dare la buonanotte … ai bambini

18.Ingegnere o ingegniere? Aeroporto o aereoporto?
Si scrive ingegnere senza “i”aeroporto (così come si dice aeroplano). Attenzione, però, ad aereo!

19. Un o un’ (con l’apostrofo)?
Dipende dal genere del nome.
Un: per tutti i nomi maschili singolari che NON iniziano per z o s+consonante.
Ad esempio: un amico, un treno, un cugino.
(Si userà l’articolo UNO per i nomi maschili che iniziano per z o s+consonante: uno zaino, uno zio, uno stivale, uno stipendio).
Un’ (con l’apostrofo): con i nomi femminili singolari che iniziano per vocale.
Ad esempio: un’amica, un’artista (se donna), un’automobile

20. D’accordo o daccordo? 
L’unica forma corretta è d’accordo.



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I BENEFICI DELL’ACQUA OSSIGENATA
Notizie non divulgate dai media

FATE GIRARE, divulgare questa notizia è di estrema importanza. La maggior parte delle persone non lo sa, è una notizia poco divulgata forse perché il perossido di idrogeno (noto anche come acqua ossigenata) è un prodotto economico e non redditizio. Ecco alcuni benefici.

1) Uccide i germi del cavo orale; usata al posto del collutorio è utilissima contro gengiviti e afte.
2) Schiarisce denti (un cucchiaino diluito al 10% come un normale collutorio);  ma prima di utilizzarla è bene sentire il parere di un dentista che valuterà le condizioni generali del vostro cavo orale e dei denti, non è da usare tutti i giorni perché potrebbe causare problemi
3) Disinfetta lo spazzolino evitando contaminazioni di gengivite alle altre persone che condividono lo stesso bagno dove gli spazzolini stanno "vicini-vicini" (basta immergere lo spazzolino in un bicchiere contenete sufficiente acqua ossigenata).
4) Disinfetta le superfici meglio di qualsiasi altro prodotto (ottima per bagni e cucine) da mettere nello spruzzino.
5) Elimina i funghi che causano il cattivo odore dei piedi (usarla la sera, prima di andare a letto, impedisce lo sviluppo della tigna e d'altri funghi).
6) Evita infezioni, disinfetta e uccide germi ed altri microrganismi nocivi.
7) Aiuta nella guarigione (usata più volte al giorno, in alcuni casi può coadiuvare nella regressione di una cancrena della pelle).
8) Allevia il raffreddore, influenza o sinusite (mescolare metà e metà con acqua pura, introdurre con un contagocce nelle narici alcune gocce e poi soffiarsi il naso). NB: deve essere diluita !!
9) Aiuta a mantenere la salute della pelle (può essere utilizzato in caso di micosi).
10) Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre secrezioni corporee (mettere i capi in ammollo in una soluzione al 10% prima del lavaggio normale).
11) Uccide i batteri in cucina, inclusa la salmonella (disinfettare gli utensili).
12) Rimuove gradualmente il tartaro dai denti (inumidire lo spazzolino con alcune gocce ed usarlo normalmente, risciacquare la bocca alla fine).
13) Schiarisce le macchie sul viso (bagnare la parte che si desidera schiarire usando dell’ovatta prima di andare a dormire, ripetendo l'operazione fino al conseguimento del risultato desiderato).
14) Sbianca le unghie (mettere in un pentolino d'acqua calda un cucchiaio di acqua ossigenata, lasciare le unghie immersi in questa soluzione per 10 minuti poi lavarsi le mani. Ovviamente le unghie devono essere pulite e senza smalto).
15) Toglie l'acqua dal canale auditivo dell'orecchio (basta una goccia di acqua ossigenata per eliminare il fastidioso effetto che spesso capita quando si nuota in piscina o al mare).
16) Elimina le macchie di vino dai tessuti bianchi (versare un pochino d'acqua ossigenata direttamente sulla macchia e poi lavare normalmente, preferibilmente con acqua fredda).
17) E’ anche notevolmente utile per lavare la frutta e i vegetali, mettetela in una bottiglietta spray, spruzzate gli ortaggi, lasciate agire qualche minuto e poi risciacquateli con acqua corrente.



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Non è la specie più intelligente a sopravvivere e nemmeno quella più forte; sopravvive quella più predisposta ai cambiamenti.

Quando si agisce ... cresce il coraggio, quando si rimanda ... cresce la paura.